La 29ª edizione di miart, la fiera internazionale di arte moderna e contemporanea, si configura come un crocevia di idee, pratiche artistiche e dialoghi culturali, dove la connessione tra diverse forme di espressione assume il valore di un incontro paritario e solidale. Sospesa tra il passato e il futuro, tra le radici storiche dell'arte moderna e le sfide del contemporaneo, la manifestazione si sviluppa attorno al tema dell'amicizia, come sostegno reciproco e forza creativa collettiva. Ispirata dal centenario della nascita di Robert Rauschenberg, il cui lavoro ha sempre esplorato il potere della cooperazione e dell'interazione tra linguaggi, miart 2025 invita il pubblico a riflettere sull'arte come processo condiviso, dove la pluralità delle voci non è solo tollerata ma celebrata.
Le tre sezioni della fiera – Established, Emergent, e Portal – offrono una panoramica eclettica e profondamente interconnessa, attraversando oltre un secolo di storia dell'arte e dando voce tanto ai grandi maestri quanto alle ricerche sperimentali più recenti. Con il contributo di 179 gallerie provenienti da 31 paesi, miart diventa un laboratorio di esperimentazione, dove scultura, pittura, video e installazione si intrecciano in un continuo dialogo che trascende confini geograficamente e temporalmente definiti. Il dialogo, tanto tra artisti quanto tra istituzioni, diventa motore di un processo in cui ogni opera è pensata come parte di un tutto, una tessitura di relazioni che si estende oltre i confini fisici della fiera.
In un contesto che si espande anche oltre i padiglioni, attraverso progetti come le mostre dedicate a Rauschenberg e John Giorno, e iniziative di arte pubblica come quella di Alice Ronchi, miart 2025 si propone non solo come una fiera ma come una vera e propria piattaforma di produzione culturale. Un appuntamento che non si limita a una mera esposizione, ma diventa un campo di interazione fra il pubblico e l'arte, tra il presente e il passato, e tra le diverse espressioni artistiche, tutte accomunate dal desiderio di superare ogni forma di isolamento e di costruire, insieme, una nuova realtà artistica.
Raccogliendo sotto lo stesso tetto 179 gallerie da 31 paesi e 5 continenti, miart conferma il suo ruolo centrale nel panorama fieristico europeo con grandi ritorni e significative new entries.
Organizzata da Fiera Milano con la main partnership di Intesa Sanpaolo, l'edizione rende omaggio a Robert Rauschenberg nel centenario della nascita attraverso mostre museali, talk e progetti volti a indagare il suo impegno nella cooperazione e nello scambio di idee.
Ponendo l'accento sulla collaborazione, miart e Fiera Milano si rendono promotori e produttori di cultura, contribuendo a rafforzare offerta e coesione del sistema culturale cittadino.
Milano, 24 marzo 2025 – Fiera Milano presenta la 29ª edizione di miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea che, con la direzione artistica di Nicola Ricciardi e una rinnovata squadra di curatori e professionisti, anima gli spazi di Allianz MiCo a Milano dal 4 al 6 aprile 2025 (VIP preview giovedì 3).
miart 2025 ha costruito la propria identità e programmazione attorno al concetto di amicizia, intesa come sostegno paritario, reciproco, duraturo e genuinamente solidale. Un orientamento rafforzato dal titolo, among friends, preso in prestito dall'ultima retrospettiva dedicata a Robert Rauschenberg, artista a cui è dedicata la fiera, a cento anni dalla nascita.
In un perfetto bilanciamento tra specificità locale e internazionalità delle proposte e con un’accurata combinazione di realtà italiane di primo piano insieme ad alcune delle più importanti gallerie straniere, con le tre sezioni – Established, Emergent, Portal – miart presenta progetti che raccontano oltre un secolo di storia dell'arte. Spaziando dai capolavori del Primo e Secondo Novecento alle opere legate alla più stretta attualità, senza tralasciare il design d’autore, miart fa dialogare al proprio interno scultura e pittura, disegno e installazione, video e fotografia.
RICERCA, SPERIMENTAZIONE E DIALOGHI: LE GALLERIE DI MIART 2025 In linea con la precedente edizione, sono 179 le gallerie quest’anno presenti in fiera, provenienti da 31 nazioni e 5 continenti.
All'ingresso della fiera, a sottolineare il ruolo centrale svolto da una nuova generazione di galleristi all'interno del sistema dell'arte, la sezione Emergent presenta 25 gallerie che offrono uno sguardo sulle pratiche contemporanee sperimentali. Concentrandosi sulla ricerca, la curatrice Attilia Fattori Franchini ha costruito una sezione ambiziosa fatta di installazioni immersive, opere scultoree site-specific e di grande scala, nuovi lavori creati ad hoc per la fiera, il tutto per offrire uno sguardo sulle pratiche contemporanee più stimolanti.
Continuando lungo il percorso espositivo si incontra quindi Established, la sezione principale che offre una selezione di grandi maestri dell'arte moderna e pratiche contemporanee. Numerosi sono i dialoghi tra artisti, spesso di generazioni differenti, i solo show e i progetti di carattere museale in cui è possibile rintracciare i movimenti artistici più significativi dell'ultimo secolo.
Established si pone anche come complementare rispetto alle proposte offerte dalle istituzioni milanesi in occasione della Milano Art Week 2025 - l’evento promosso dal Comune di Milano – Cultura in collaborazione con l’Associazione Arte Totale - con progetti che riprendono le mostre in città, spesso ispirandosi al tema curatoriale dell’edizione, among friends. Sempre in questa sezione troviamo il progetto Timescape, percorso tematico che accompagna i visitatori tra capolavori dei primi del Novecento.
Infine, Portal, curata per la prima volta da Alessio Antoniolli – Direttore di Triangle Network a Londra e curatore della Fondazione Memmo a Roma – unisce dieci gallerie per altrettanti progetti che invitano a mettere in discussione la nostra comprensione di geografie, linguaggi e temporalità fisse. La sezione si ispira al tema di miart – among friends – e all'approccio visionario di Rauschenberg che vedeva l'arte come un processo collettivo. Questa sezione rifiuta una visione univoca del mondo prediligendo processi dinamici e percorsi interconnessi che aspirino a una maggiore collaborazione e una coesistenza armoniosa.
I progetti e le gallerie di miart 2025 contribuiscono alla creazione di una piattaforma capace di mostrare una molteplicità di voci e realtà in continua mutazione, una vetrina che, attraverso la ricerca, offre una visione più ricca e sfumata del passato, uno sguardo attento sul presente e immagina e costruisce molteplici futuri.
AMONG FRIENDS: MIART E FIERA MILANO, UN RUOLO DI PRIMO PIANO NEL SOSTEGNO ALL’ARTE E ALLA CULTURA Apertura al mondo, interdisciplinarità, impegno per il dialogo e la collaborazione sono i principi alla base del lavoro di Robert Rauschenberg, principi che miart e Fiera Milano hanno fatto propri mettendo a sistema la rete di relazioni costruita negli anni per diventare motore di un ideale festival delle arti contemporanee e produttori di cultura fuori e dentro la fiera anche oltre i limiti temporali della manifestazione.
Un impegno che si traduce in una serie di iniziative che danno forma concreta al tema dell’“amicizia” in campo artistico, intesa come reciproco supporto tra tutti gli stakeholder del sistema dell’arte: fiera, musei, istituzioni pubbliche e private, gallerie, artisti, curatori, collezionisti e spazi indipendenti.
Primi su tutti, in ordine cronologico, i talks among friends, che miart ha inaugurato lo scorso novembre e che proseguiranno oltre le date della manifestazione grazie alla collaborazione con Fondazione Prada, Museo del Novecento, PAC – Padiglione d'Arte Contemporanea, Pirelli Hangar Bicocca e Triennale Milano. Questo palinsesto di incontri celebra la capacità di miart e delle istituzioni milanesi di farsi promotrici di collaborazioni e sinergie, che vanno oltre la distinzione tra pubblico e privato, uscendo dai propri confini tradizionali ed esplorando nuove discipline o contaminando lo spazio pubblico (programma completo qui).
Parte del programma di Milano Art Week, durante miart inaugura al Museo del Novecento Rauschenberg e il Novecento, una mostra promossa da Comune di Milano – Cultura in collaborazione con miart e Fiera Milano, curata da Gianfranco Maraniello e Nicola Ricciardi con Viviana Bertanzetti, un progetto che costruisce un ponte tra le opere dell’artista e alcuni dei più significativi capolavori delle collezioni del Museo, intrecciando la visione dell’artista americano e il ricco tessuto dell'arte italiana del ventesimo secolo.
Negli spazi di Triennale Milano, è la mostra John Giorno: a labour of LOVE a cura di Nicola Ricciardi con Eleonora Molignani, a rendere visibili – attraverso materiali d’archivio della Giorno Poetry Systems (GPS) – le tracce dell’amicizia e delle collaborazioni di Giorno con alcune delle figure più significative del Novecento: da Robert Rauschenberg a John Cage, da Keith Haring a Patti Smith e Andy Wharol, solo per citarne alcuni. Sabato 5 aprile, in occasione di miart e della Milano Art Week è in programma John Giorno: poetry readings & free tattoos, uno speciale appuntamento che vede un attore professionista selezionato da Umberto Angelini, Direttore Artistico di Triennale Milano Teatro, recitare le poesie di Giorno e il tattoos artist Cursed Lover tatuare gratuitamente con la tecnica del handpoke versi selezionati del poeta americano a chiunque si presti.
Queste mostre sono realizzate anche grazie al supporto di Fiera Milano, il cui coinvolgimento, in linea con il tema among friends, sottolinea la volontà di rafforzare offerta e coesione del sistema culturale cittadino, superando il limite spaziale della manifestazione che esce dai padiglioni fieristici per entrare nel tessuto della città.
Oltre alla institutional partnership con ADI Design Museum, è proprio in quest’ottica di sostegno al mondo della cultura che Fiera Milano si impegna nella produzione artistica di un’opera site specific che arricchisce Largo Fiera Milano, area adiacente al quartiere fieristico e sede operativa del Gruppo. L’artista chiamata a realizzare quest’opera di arte pubblica è Alice Ronchi (1989) che ha immaginato la trasformazione di uno spazio di passaggio in una promenade poetica ispirata a un bosco fantastico in cui silhouette organiche ed evocative dialogano con l’ambiente circostante grazie alla scelta dei materiali, in un gioco di rifrazioni che si rende elemento narrativo e artefice di un’atmosfera onirica. Un incontro tra natura sognata e costruzione industriale, capace di restituire a questo luogo una nuova identità poetica.
Il lavoro di Rauschenberg e lo spirito che ha animato la sua opera contaminerà tutta la città. Ad esempio, presso il Caveau delle Gallerie d’Italia, il polo museale del Gruppo Intesa Sanpaolo, si potrà ammirare una selezione di suoi capolavori presenti nella Collezione Luigi e Peppino Agrati, prestigiosa raccolta d’arte contemporanea oggi parte delle collezioni del Gruppo Intesa Sanpaolo grazie al lascito del Cavalier Luigi Agrati: Scripture, 1974, Gulf, 1969, Clearing, 1969.
Il sostegno della Robert Rauschenberg Foundation, che ha incluso miart tra gli International Partners nell’anno del Centenario, è stato fondamentale affinché il lavoro dell’artista americano tornasse a essere visibile al pubblico italiano attraverso i tanti progetti a lui dedicati, nati grazie alla fiera.
Questo ricco programma di eventi è reso possibile da ciò che avviene all’interno del padiglione di Allianz MiCo, in un ciclo di rimandi dentro e fuori la fiera, che contribuisce alla programmazione dell’edizione di quest’anno di Milano Art Week.
Ufficio stampa miart:
Lara Facco: T. +39 02 36565133 / M. +39 349 2529989 / E. [email protected]
Denise Solenghi: M. +39 333 3086921 / E. [email protected]
Marta Zanichelli: M. +39 339 2816693 / E. [email protected]
Ufficio stampa Fiera Milano:
Elisa Panico Cristofoli: T. +39 0249977786 / M. +39 331 6716900 / E. [email protected]
miart 2025
4 - 6 aprile 2025
Preview 3 aprile 2025
Allianz MiCo Central - Level 0 (ex. pad. 3)
Viale Lodovico Scarampo, Milano
www.miart.it