Corpo Celeste

Marta, torna a Reggio Calabria, dopo dieci anni vissuti con la famiglia in Svizzera.

Deve fare la cresima e tra la scuola, il disagio di una città in disordine, una casa senza una organizzazione, Marta si aggira con il suo sguardo attento e indagatore, serio e intelligente, acuto e ribelle.

E' l'età giusta e la cresima va fatta perché è la "confermazione definitiva delle scelte cristiane" e la giovane tredicenne che sta scoprendo il suo corpo, incontrerà Santa, la preparatrice, segretamente innamorata di Don Mario, prete egoista, indaffarato e attratto dalla carriera che lo allontana dalla vita cristiana per favorire quella politica.

Lezioni, riunioni, balli e canti con manuali come "Saranno testimoni" e "Katekismo 2000", una sorta di quiz a scelta multipla, simili ai televisivi, per impartire il catechismo.

Inoltre la chiesa ha un crocifisso al neon che deve essere sostituito con uno figurativo, più tradizionale, come lo vuole la gente del posto e andrà recuperato nella vecchia chiesa del paese di Don Mario sempre in cerca di consensi.

Santa invita i ragazzi dicendo: "state dritti, state andando verso Dio, ormai siete i soldati di Cristo", e contemporaneamente riesce ad organizzare una feroce sparizione per i gattini trovati nel deposito dalla giovane Marta.

Mentre il vescovo con l'accompagnatore arriveranno in Jaguar per la cerimonia della cresima e rimarranno in disparte senza instaurare alcun contatto con la comunità, Don Mario non riuscirà a portare a destinazione il crocifisso figurativo per la celebrazione.

Intanto nelle stanze adiacenti si preparano i ragazzi e le ragazze per la cresima come per una mondana sfilata di moda.

Spaccato inquietante di realtà più o meno note, il film racconta il vuoto spirituale e l'attaccamento al potere da parte di figure inadeguate e irresponsabili. Uno sguardo per molti anticlericale ma forse solo laico o semplicemente cristiano.

Imperfetto ma molto interessante.